Pianta topografica del feudo di Mattinata
Giacomo di Giacomo
Documenti e Carte Storiche
I documenti e la cartografia storica qui raccolta, offre la possibilità di documentare le trasformazioni del territorio e degli insediamenti umani della Regione e delle indicazioni toponimiche che altrimenti andrebbero perdute. Gli atti e immagini sono scansioni di documenti originali e non, facenti parte dell'Archivio Regionale degli Usi Civici. I primi sono Registri, Atti, Libri con o senza cartografia allegata, dei Beni Demaniali afferenti alcuni Comuni pugliesi, redatti nel 1800 ad opera degli agenti demaniali. La seconda tratta di originali o copie conformi all'originale, con datazione che va dal 1600 al 1800, fino a raggiungere la seconda metà del Novecento. Le carte più antiche sono a firma dei Regi Compassatori, in genere incaricati dalla Dogana, atti ad assolvere vari compiti tra cui quello principale, riguardante la ripartizione fra i locati dei pascoli del Tavoliere, la verifica dei confini e la reintegra di quelle superfici usurpate abusivamente. Si tratta di semplici schizzi, privi di ogni elemento tecnico, la cui individuazione territoriale è affidata semplicemente alla presenza di strutture ed infrastrutture sociali e naturali come chiese, torri, masserie, conventi o corsi d'acqua. Nelle mappe del Seicento, vi è un notevole miglioramento della rilevazione tecnica, in quanto appaiono per la prima volta gli elementi basilari per una rappresentazione cartografica, come l'uso della scala e della prospettiva, anche se non sentita ancora la necessità di usare una simbologia codificata. E' solo nel Settecento, con l'adozione di tali tecniche si favorisce l'individuazione immediata di un territorio, anche attraverso la distinzione cromatica degli elementi. Le Carte afferiscono all'epoca del Regno delle Due Sicilie (prima dell'unificazione d'Italia), in cui erano in vigore sistemi di unità di misura non metrici distinti a seconda dell'ambito territoriale come: i “palmi”, unità di misura della lunghezza, o il “tomolo”, unità di misura della superficie usata in agraria, a volte utilizzato con il sinonimo di “moggio”, questo per lo più nella provincia di Caserta. Mediante la rappresentazione dei confini terrieri e le loro suddivisioni, si rinvengono i dati necessari alla descrizione e all'identificazione delle unità terriere, non mera rappresentazione cartografica, ma dato culturale di bonifica del rilievo.
Scheda della collezione | |
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Tipologia |
Genere: Collezione Derivazione: nativo digitale |
Descrizione |
I documenti e la cartografia storica qui raccolta, offre la possibilità di documentare le trasformazioni del territorio e degli insediamenti umani della Regione e delle indicazioni toponimiche che altrimenti andrebbero perdute. Gli atti e immagini sono scansioni di documenti originali e non, facenti parte dell'Archivio Regionale degli Usi Civici. I primi sono Registri, Atti, Libri con o senza cartografia allegata, dei Beni Demaniali afferenti alcuni Comuni pugliesi, redatti nel 1800 ad opera degli agenti demaniali. La seconda tratta di originali o copie conformi all'originale, con datazione che va dal 1600 al 1800, fino a raggiungere la seconda metà del Novecento. Le carte più antiche sono a firma dei Regi Compassatori, in genere incaricati dalla Dogana, atti ad assolvere vari compiti tra cui quello principale, riguardante la ripartizione fra i locati dei pascoli del Tavoliere, la verifica dei confini e la reintegra di quelle superfici usurpate abusivamente. Si tratta di semplici schizzi, privi di ogni elemento tecnico, la cui individuazione territoriale è affidata semplicemente alla presenza di strutture ed infrastrutture sociali e naturali come chiese, torri, masserie, conventi o corsi d'acqua. Nelle mappe del Seicento, vi è un notevole miglioramento della rilevazione tecnica, in quanto appaiono per la prima volta gli elementi basilari per una rappresentazione cartografica, come l'uso della scala e della prospettiva, anche se non sentita ancora la necessità di usare una simbologia codificata. E' solo nel Settecento, con l'adozione di tali tecniche si favorisce l'individuazione immediata di un territorio, anche attraverso la distinzione cromatica degli elementi. Le Carte afferiscono all'epoca del Regno delle Due Sicilie (prima dell'unificazione d'Italia), in cui erano in vigore sistemi di unità di misura non metrici distinti a seconda dell'ambito territoriale come: i “palmi”, unità di misura della lunghezza, o il “tomolo”, unità di misura della superficie usata in agraria, a volte utilizzato con il sinonimo di “moggio”, questo per lo più nella provincia di Caserta. Mediante la rappresentazione dei confini terrieri e le loro suddivisioni, si rinvengono i dati necessari alla descrizione e all'identificazione delle unità terriere, non mera rappresentazione cartografica, ma dato culturale di bonifica del rilievo. |
Genere delle risorse digitali |
Immagine fissa Oggetto fisico |
Categoria dei beni fisici |
Cartografia Mappa Libro illustrato |
Soggetto |
Cartografia Carta storica Carta in più fogli Carta topografica Mappa Manoscritto cartografico |
Copertura geografica |
Puglia |
Localizzazione |
Soggetto conservatore: Regione Puglia Tipo di istituzione: http://culturaitalia.it/pico/thesaurus/4.1#regioni Regione: Puglia Provincia: BA Comune: Bari |
Accessibilità |
uso pubblico |
Detentore dei diritti |
Regione Puglia |
Licenza |
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Tipo di licenza |
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/it/legalcode |
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Servizi di accesso |
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